SOLENNITA’  DELLA  SANTA  MADRE  DI  DIO

             Oggi, primo giorno dell’anno, sgorga dal profondo del nostro cuore il vivo desiderio di augurare a tutti la speranza di un avvenire migliore, la pace alle famiglie e al mondo intero, gioia e salute a ogni uomo. Ma è la Chiesa, all’inizio di questo nuovo anno, a farci gli auguri migliori; ce li offre attraverso la Vergine Santissima che, nella sua altissima funzione di Madre, ci dona Gesù, il Frutto benedetto del suo grembo verginale e il tesoro più prezioso per la nostra vita spirituale. La presenza di Gesù nella nostra anima è senza dubbio quanto di più bello e di più santo si possa augurare a un cristiano. Quale non deve essere la nostra riconoscenza verso la Vergine Santa per dono sublime e ineffabile!

            Oggi la Chiesa si rivolge alla Madre di Gesù e invoca per tutti i credenti la sua intercessione materna, perché la benedizione del Signore promessa a Israele, di cui ci parla la prima lettura della Messa, raggiunga tutti gli uomini e porti in ogni cuore i doni messianici della salvezza divina e della vera pace. Quale grande benedizione è la Vergine Maria per l’umanità! E’ davvero la benedetta fra tutte le donne perché, generando il Salvatore del mondo, ha mutato in benedizione la maledizione di Eva e ha liberato l’umanità dalla maledizione che generava solo frutti di peccato e di morte.   

Anche la seconda lettura fa riferimento alla Maternità divina di Maria. Il brano della lettera di san Paolo ai Galati presenta l’opera della Redenzione compiuta nel tempo dal Figlio di Dio. Al centro di questo progetto divino c’è la Vergine Maria. E’ da Lei che il Signore “nato da donna, nato sotto la legge” (Gl 4,4) inizia il suo cammino verso l’uomo. Con queste significative parole, l’apostolo Paolo ci ricorda la realtà storica dell’incarnazione del Figlio di Dio, il quale, pur restando Dio, si è fatto realmente uomo, condividendo pienamente i limiti della nostra condizione umana.

            Il racconto evangelico dell’odierna festività presenta la Vergine Maria ugualmente nel suo ruolo di Madre del Salvatore. Come nel giorno di Natale è Lei che porge Gesù ai pastori per farlo adorare, così oggi, all’inizio del nuovo anno, lo offre a ciascuno di noi affinché lo riconosciamo nella fede come il Redentore, ossia come la sorgente unica della nostra salvezza eterna. La Chiesa attribuisce un significato profondo nell’iniziare il nuovo anno proprio con la solennità che oggi celebriamo: ha inteso dare all’umile Vergine di Nazaret il posto unico che le spetta di Madre del Salvatore e Madre nostra nella storia della redenzione. La salvezza dell’umanità è iniziata proprio con Lei. Con il suo “Fiat” di piena e incondizionata accettazione del progetto salvifico del Padre Celeste, ha permesso al Verbo di Dio di venire nel mondo, di farsi uomo e di iniziare la sua opera di salvezza. Dal quel giorno, la divina Madre continua a svolgere il suo ruolo materno di far nascere Gesù nel cuore degli uomini, partecipando ad essi la vita divina.

            La Maternità divina è la ragione fondamentale della grandezza e dignità di Maria Santissima; essa spiega e dà senso alla sua vita e alla sua missione; da essa hanno origine tutti gli altri suoi mirabili privilegi e la sublime funzione di essere modello, tipo e immagine della Chiesa. Il pensiero che la Maternità divina di Maria si estende a ciascuno di noi ci consola profondamente e il fatto che Ella ci sarà vicino e ci accompagnerà lungo il cammino di questo nuovo anno suscita in noi affetti di tenerezza filiale. Padre Pio da Pietrelcina si commoveva fino alle lacrime pensando a questa realtà. Egli chiamava la Madonna col dolce nome di “Mamma” . Scrivendo al suo direttore spirituale diceva che “questa tenerissima Madre” gli riversava nel cuore “tali e tante grazie”  da sentirsi “tutto bruciare” (Epistolario I, p. 357) da non poterne più.

All’inizio di questo nuovo anno, chiediamo al Serafino del Gargano la grazia di aiutarci a conoscere più profondamente la Madre nostra Santissima, a crescere nell’amore verso di Lei, per poterla poi seguire e imitare più perfettamente nelle sue eccelse virtù. Rivolgiamo spesso il nostro sguardo e il nostro pensiero verso la nostra cara Madre e, con illimitata fiducia, chiediamole di insegnarci ad amare Gesù col suo amore di Madre e di vivere santamente questo nuovo anno insieme a Lui. E’ questo senza dubbio l’augurio più bello, il bene più grande che possiamo augurarci e il modo migliore di trascorre l’anno appena iniziato.

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