SECONDA DOMENICA DI AVVENTO
Tra i grandi personaggi dell’Antico Testamento che la Chiesa ci presenta in questo periodo di Avvento, domina la figura austera di san Giovanni, Precursore del Messia, ossia il profeta inviato da Dio ad annunziare e a preparare gli uomini del suo tempo per la venuta imminente del Salvatore.
Il Vangelo di oggi ce lo presenta nel deserto della Giudea intento a predicare. Il contenuto della sua predicazione è condensato in una sola parola: “Convertitevi” (Mt 3,2). Tutti i profeti avevano predicato la conversione, ma il Battista ne mette in evidenza l’urgenza: il Messia è ormai presente nel mondo, “ il regno dei cieli è vicino!” (ivi), occorre preparargli subito la strada con una conversione vera, interiore, capace di trasformare il cuore, la mente e la vita intera. Ma i farisei e sadducei la pensavano diversamente. Ritenendo la salvezza un diritto acquisito, per il fatto di essere discendenti di Abramo, si sentivano dispensati dall’impegno della conversione. Il Battista, con parole di fuoco, fa loro comprendere il grave errore in cui sono caduti. Così li apostrofa: “Razza di vipere! Chi vi ha suggerito di sottrarvi all’ira imminente? Fate dunque frutti degni di conversione, e non crediate di poter dire fra voi: Abbiamo Abramo per padre” (ivi, 7-9).
Da due mila anni la voce forte del Precursore continua a invitare gli uomini alla conversione. Eppure, dopo tanti secoli di cristianesimo, il mondo non si è ancora aperto e convertito totalmente al Vangelo. Sembra che l’uomo di oggi non abbia nessuna intenzione di orientarsi verso Dio. Convinto di possedere la verità, aspira all’affermazione di se stesso, seguendo criteri, convinzioni e principi propri su un cammino che lo allontana decisamente sempre più da Dio.
Oggi, in questa seconda domenica di Avvento, il Battista rivolge particolarmente a noi l’invito alla conversione. La sua voce possente vuole risvegliare le nostre coscienze dal torpore spirituale. Ma non è raro trovare, purtroppo, anche tra i cristiani, di quelli che non prendono sul serio il severo monito del Battista. Non ci illudiamo di essere a posto davanti a Dio solo perché compiamo qualche opera buona o perché osserviamo certe pratiche esterne. E’ un grave errore! Così facendo, corriamo il rischio di trovarci fuori della salvezza. Stiamo attenti, dunque! La conversione di cui ci parla il Vangelo, non è opera esterna, bensì un lavoro profondo da compiersi ogni giorno e, anzitutto, all’interno di noi stessi. E’ un lavoro che richiede una continua lotta al peccato in tutte le sue molteplici manifestazioni (egoismo, superbia, lussuria, menzogna, odio, violenza, codardia, pigrizia) e un cambiamento radicale di mentalità, di sentimenti, di condotta di vita totalmente nuovi, ossia secondo Dio.
Anche se il cammino di conversione è difficile, non dobbiamo scoraggiarci. La Chiesa ci addita nei Santi i modelli sublimi da seguire. Dando uno sguardo alla loro vita, ci accorgiamo di trovarci di fronte ad anime che hanno saputo accogliere generosamente il richiamo del Vangelo alla conversione e hanno raggiunto, in tal modo, le vette più alte della santità. Tra queste anime emerge la grande figura di Padre Pio. Nell’esempio della sua vita forte, austera, povera, distaccata dalle cose del mondo, riecheggiano la voce, gli atteggiamenti e gli ammaestramenti di Giovanni Battista. Il Santo cappuccino è il profeta che continua a gridare nel deserto delle coscienze degli uomini del nostro tempo di preparare le strade dell’anima per accogliere il Salvatore che viene.
A Natale, il Figlio di Dio viene per rinascere in ogni cuore. In questi giorni di preparazione, non lasciamoci distrarre dal frastuono del mondo che ci propone cose insignificanti al posto di Dio, ma raddoppiamo, invece, i desideri e gli ardori dei nostri cuori, insieme a quelli della Vergine Santissima, nell’attesa della venuta di Gesù. Disponiamoci a questa grazia, imponendoci ogni giorno di trovare momenti di silenzio per pregare, per riflettere ed esaminarci sulle cose essenziali della vita e sulle verità eterne, alla cui luce scopriremo le nostre miserie spirituali, i tradimenti e i compromessi della nostra vita. Sollecitati dai forti richiami del Battista e del Santo del Gargano, prepariamo la strada al Signore riprendendo il cammino di conversione. Svuotiamo il nostro cuore dalla superbia e dall’orgoglio che lo riempiono per lasciare spazio a Cristo che viene.
La Vergine dell’Avvento ci aiuti a purificare i nostri cuori per essere pronti ad accogliere Gesù come il Signore e il vero Figlio di Dio, venuto in mezzo a noi per salvarci.